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Visualizzazione dei post da maggio, 2018
La colpa degli altri.
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La situazione è drammatica. Il Movimento Cinque Stelle ha chiesto i voti per cambiare il sistema. La Lega ha chiesto i voti per un progetto di centrodestra. Ha vinto la coalizione di centrodestra e poteva governare con i pentastellati o i piddini. Salvini ha architettato la sua strategia di andare al voto in autunno. Ha capito che Di Maio ambiva a fare il Presidente del Consiglio dei Ministri. Primo passo. Chiudere a Renzi , evitando un Governo a trazione centrodestra. Secondo passo. Aprire a Di Maio , sapendo che c'era il veto su Berlusconi . Terzo passo. Tenere unito il centrodestra per " cucinare " Di Maio . Quarto passo. Sganciarsi da Berlusconi e Meloni . Quinto passo. Trattare con Di Maio il " programma di Governo ", ponendo il veto su quest'ultimo per non andare al Governo. Qui Di Maio gioca la carta della vecchia " politica dei due forni ", per mettere alle strette Salvini . A questo punto Renzi capisce che può " ...
Il gioco delle tre carte e i due forni.
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Oggi è andata in scena una ulteriore puntata della tragedia politica italiana. Cottarelli non ha sciolto la riserva, perché nemmeno con lo spread schizzato Di Maio e Salvini hanno dimostrato senso dello Stato, con il primo che minaccia la messa in stato di accusa di Mattarella e il secondo che minaccia di marciare su Roma. Poi tutto si è bloccato perché nessuno ha voglia di andare alle elezioni per paura. Di Maio sognava di fare il " premier " e ora teme Di Battista per il vincolo del doppio mandato, Salvini sognava di fare il " premier " facendo l'opa prima sul centrodestra e poi sull'alleanza gialloverde. Per riuscirci entrambi avevano necessità di porre il veto su Berlusconi (il Movimento Cinque Stelle) e su Renzi (la Lega). Ecco allora apparire la teoria dei due forni. Di Maio ha trattato con Salvini e Martina , Salvini con Di Maio e Berlusconi . Renzi ha chiuso il forno piddino, mentre Berlusconi ha chiuso quello leghista (o meg...
Il caos del ridicolo.
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Dopo le reazioni scomposte di Di Maio e di Di Battista che hanno chiesto la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica e di Salvini che ha evocato " marce " su Roma, si cominciano a delineare gli ulteriori sviluppi della crisi politica. E non sono tranquillizzanti. Occorre chiarire con fermezza che Mattarella ha rispettato la nostra Carta costituzionale. Il Capo dello Stato è il garante della Costituzione e la Costituzione gli attribuisce il potere di nominare il Presidente del Consiglio e i Ministri che gli propone quest'ultimo. Ciò significa che il Presidente incaricato dallo stesso Capo dello Stato propone e il Capo dello Stato decide se la proposta non è in contrasto con gli interessi della Nazione che rappresenta nella sua interezza. Le segreterie dei partiti possono indicare e suggerire nomi, ma la scelta finale è del Capo dello Stato, perché i partiti rappresentano solo una parte degli Italiani, mentre il Consiglio dei Ministri deve gover...
Il bluff gialloverde.
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Siamo arrivati alla calata delle carte. Mattarella ha deciso di vedere il bluff. Ora il cerino è nelle mani di Salvini . Salvini è il segretario di un partito, la Lega, che in passato propugnava la secessione del Nord dall’Italia. Trasformato il partito da “ nordista ” a “ sovranista ”, ora propugna la “ secessione ” dall’Italia dall'Europa. Ciò attraverso l’uscita dall’euro. I motivi sono meramente di interesse partitocratico. Salvini ha prima ingannato gli elettori di centrodestra confidando nella sponda grillina contro Berlusconi (e l’appoggio mediatico di Davigo e Travaglio ) e contro Renzi (e l’appoggio dei “ pasdaran ” dell’onestà). Ottenuta la leadership della coalizione, come da accordi elettorali, ha trattato la formazione da solo come segretario della Lega. La “ soap opera ” che è stata inscenata tra lui e Di Maio è sotto gli occhi di tutti. Trovato l’accordo politico, chiamato impropriamente “ contratto ”, ha accettato che il Presidente del Consiglio f...
Il casus belli.
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Oramai è chiaro a tutti che i due spregiudicati hanno un solo obiettivo: arrivare a nuove elezioni dando la colpa agli altri. Infatti, non è chiaro come Di Maio e Salvini possano conciliare politiche tra di loro assolutamente inconciliabili come il reddito di cittadinanza e la riduzione delle imposte. La promessa elettorale di Di Maio di garantire un salario senza lavorare deve essere in qualche maniera mantenuta, perché i voti sono arrivati e gli elettori intendono incassare la promessa. Lo stesso discorso vale anche per la promessa elettorale di Salvini di ridurre le imposte. Se aumentano le spese dell'assistenzalismo dimaiano, versione pentastellata di clientelarismo, e diminuiscono le entrate attraverso la riduzione della pressione fiscale, in assenza di tagli della spesa, l'unico modo per mantenere le promesse è venire meno di vincoli di bilancio. Ne consegue che bisogna uscire dall'euro, il che significa uscire dall'Europa, intesa come costruzione pol...
Legittimo affidamento e posizione di garanzia del politico.
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Mentre il mondo grillino, meno quello leghista, si scandalizza degli attacchi al loro " esponente politico " incaricato di formare il Governo, l'avvocato Conte , considerato un principiante della politica da tutta la stampa estera, senza eccezione, l'altra metà degli Italiani si scandalizza del curriculum del professore universitario Conte . Di Maio e Casaleggio (con Casalino dietro le quinte) minimizzano, Salvini tace. Ma lo scandalo non è di poca rilevanza. Vi spiego perché. Il Movimento Cinque Stelle ha fatto dell'onestà la sua bandiera politica, il suo " marchio di fabbrica ". Loro sono diversi dagli altri, sono superiori agli altri, sono un partito a cinque stelle, cioè il top. È logico quindi pretendere il massimo da chi afferma di essere di " qualità superiore ". Tale aspettativa deve essere a maggiore ragione confermata da chi è posto a Capo del Governo. La propaganda grillina ha sempre sostenuto che quello che conta ...
Dai pregiudicati agli spregiudicati.
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In cinque anni di campagna elettorale continua i " grillini " hanno attaccato tutto e tutti, cercando il consenso tra la rabbia degli Italiani delusi dal lento ma inesorabile declino della una volta Quinta Potenza industriale mondiale. Nel frattempo una Lega Nord disastrata cancella la parola " Nord ", smette di attaccare Roma in vista di una secessione della " Padania " dall'Italia e incomincia ad attaccare Bruxelles in vista di una uscita dall'Europa. Per Grillo e Casaleggio loro erano i puri, mentre gli altri, tutti gli altri, Lega compresa, erano i corrotti, legati a doppio filo al pregiudicato Berlusconi . Per Salvini e i " leghisti " invece loro erano i salvatori della Patria dai criminali e dagli stranieri, mentre tutti gli altri, Movimento Cinque Stelle compreso, erano i parassiti dell'Italia. Il Partito Democratico non ha compreso il malessere profondo dell'Italia, lasciandone metà in mano ai populisti qualun...
Diversamente onesti...
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Come già da noi previsto, Mattarella ha preso tempo sul nome di Conte . Sono molte le ragioni per le quali il Presidente della Repubblica, che, non deve essere mai dimenticato, è il garante della nostra Carta costituzionale e capo delle nostre Forze Armate, ha sollevato perplessità su questo nome, condivise anche con le altre due più alte cariche istituzionali. Innanzitutto è apparso subito agli occhi più attenti che questo avvocato civilista, in passato noto solo per il caso " Stamina " , fosse un prestanome di Di Maio. Il Capo dello Stato, che è un giurista, ha rivendicato a nome del Popolo italiano, nella sua unità a prescindere dagli orientamenti politici, che la Costituzione è sacra e va rispettata nella forma e nella sostanza. Le forzature istituzionali di Di Maio in campagna elettorale (con le sue liste e le sue improvvisate) e le improvvide uscite pubbliche di Salvini sulle questioni internazionali hanno rafforzato il convincimento del Capo dello Stato ...
Farsa o golpe istituzionale?
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Ieri, dopo 78 giorni di passi avanti, passi indietro, passi di lato, giravolte e salti della quaglia, Di Maio e Salvini hanno indicato il nome del Presidente del Consiglio dei Ministri sul quale sarebbe (il condizionale è d'obbligo) stato trovato l'accordo politico tra il primo partito (e seconda coalizione) e il terzo partito (ed ex prima coalizione). Si tratta di un tecnico, come Monti, ma senza alcuna esperienza politica (a differenza di Monti, che è stato Commissario europeo). Conte è un perfetto carneade della politica. Il Finantial Times lo ha descritto come " novice ". Su questi presupposti Mattarella , sempre più convinto della inadeguatezza dei due veri contendenti politici, Di Maio e Salvini, ha preso tempo, convocando per oggi i Presidenti dei due rami del Parlamento. Siamo oramai alla farsa. Sia Di Maio che Salvini stanno facendo campagna elettorale continua giocando sulla pelle degli Italiani, metà dei quali così disperati da accettare qualsias...
Verso un Governo fantoccio?
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Conte potrebbe essere il nome terzo concordato tra Di Maio e Salvini . Non sappiamo se il docente di diritto privato abbia già espresso la sua disponibilità, però sappiamo che il " contratto di Governo " sarà firmato da quei sue (manca infatti ancora l'autentica notarile delle sottoscrizioni). Sappiano invece che ci sono i nomi dei Ministri, e ciò rappresenta una forzatura istituzionale. Non è la prima volta per Di Maio, e Salvini lo sta seguendo come junior partner . Come si vede, Conte non conta nulla, perché non ha concordato politicamente il programma di Governo (chiamato impropriamente " contratto ") e non proporrà come Ministri politici (o tecnici) da lui individuati a seguito di consultazioni con le forze politiche parlamentari. Se ci saranno divergenze nel Consiglio dei Ministri, Conte non conterà nulla perché il " contratto " prevede il ricorso al Comitato di Conciliazione , istituto di mera natura privatistica inventato da...